Erano le sei e mezza del mattino del 6 novembre 2024, fuori ancora buio. Seduta in cucina, fissavo la tazza del caffellatte, rimuginando pensieri cupi. Per qualche minuto ho ponderato seriamente di prendere un giorno di malattia dal lavoro. Mi sentivo depressa, esausta, non sono riuscita a mandare giù nemmeno un biscotto, avevo la testa pesante e un poco di nausea. Non era COVID, era D ..........
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